mercoledì 4 maggio 2016

Solo poche gocce di sangue per ricostruire un volto

Una ricerca di Human Longevity ha elaborato un algoritmo in grado di risalire dal dna di poche gocce di sangue alle caratteristiche di un individuo. Un italiano nel team. Importarti le applicazioni prospettiche sui farmaci e nella lotta alle malattie incurabili.

Sembra science fiction, ma non lo è. È soltanto – si fa per dire – un altro passo del cammino che sta tracciando la rivoluzione genomica di questi anni. Un team di cervelloni della Silicon Valley ha sviluppato un algoritmo in grado di ricostruire l'altezza, il peso, e addirittura i tratti somatici del donatore di qualche goccia di sangue. Il risultato è stato raggiunto da Human Longevity, la startup creata a San Diego da Craig Venter, l'uomo che per primo ha sequenziato il DNA, e da Peter Diamandis.

Nella ricerca c’è anche un pezzo di Italia: del gruppo di scienziati fa parte il nostro Riccardo Sabatini, 34 anni, Laurea in fisica a Brescia, master in meccanica quantistica a Trieste, dottorato in Sissa, post dottorato in Epfl. Le aspettative in merito alle ricadute scientifiche dello studio di Sabatini e compagni sono altissime.

“L'impatto di queste tecnologie sarà enorme: il punto di partenza per inaugurare il grande capitolo della medicina personalizzata, ha spiegato Sabatini al Sole 24 Ore. Con lo stesso approccio con cui prediciamo i caratteri fisici di una persona, attraverso la lettura del genoma arriveremo a studiare farmaci e cure personalizzate per prevenire e curare le grandi malattie del nostro secolo. La genomica is the next big thing, la prossima rivoluzione tecnologica".

In questi anni Human Longevity ha costruito la più grande banca dati della storia sull'essere umano: decine di migliaia di genomi sequenziati, e migliaia di fenotipi fra cui fotografie 3d, voce, scanner della corteccia cerebrale e di tutto il corpo, test attitudinali e psicologici, patologie. Il lavoro dell’ambizioso gruppo di scienziati della startup di San Diego è stato quello di studiare come il genoma contribuisca a formare caratteristiche e caratteri comuni come l'altezza di un individuo, il peso, l'età, il colore della sua pelle, i tratti somatici. Il tutto realizzato grazie al machine learning applicato alla genomica. “In pratica alleniamo le macchine a imparare, alzando sempre più i limiti e le sfide, per arrivare a una vera medicina personalizzata”, ha precisato Sabatini.

La genomica è il futuro dell’umanità. Sul settore stanno arrivando tantissimi capitali, in quanto il suo mercato è in crescita esponenziale, soprattutto oggi che sequenziare un genoma umano costa appena 1000 dollari (15 anni fa costava 100 milioni di dollari), costo destinato ulteriormente ad essere abbattuto: fra qualche anno potremo fare tutti il test sul nostro genoma per appena 100 dollari.

Sempre Sabatini nella sua intervista sul sole 24 ore:
“La cosa straordinaria? Abbiamo digitalizzato il problema della vita. Prima si faceva tutto in laboratorio: era costoso e lento. Oggi possiamo applicare la potenza di calcolo dei computer e lo sviluppo avrà la scalabilità e la velocità del digitale. È il momento ideale per entrare nel mercato. In Silicon Valley sono nate decine di startup che basano i loro servizi su test genetici e anche in Italia la genomica potrebbe fare una rivoluzione. Gli asset più complessi da trovare sono cervelli e skills, ma questi in Italia li abbiamo. Sono a Trieste, a Milano, a Padova, a Genova. E poi certo, ci vogliono i capitali. Ma le cose si possono unire: perché non ridurre il costo del lavoro per la ricerca e sviluppo? Per i primi tre anni se un'azienda assume un PhD (ricercatore) paga zero tasse sul lavoro per quel dipendente. Poi le cose partono, gli imprenditori ci sono, e anche bravi”.

La scommessa per il futuro sarà utilizzare queste tecnologie e conoscenze per combattere le grandi malattie oggi incurabili e creare cure e farmaci personalizzati. Ci riusciremo? C’è già chi è disposto a mettere la mano sul fuoco. È iniziata una nuova era.

Paolo Antonio Magrì
© RIPRODUZIONE RISERVATA

articolo scritto per LPLNews24

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