venerdì 27 maggio 2016

Strane creature popolano una grotta della Romania

Il tempo si è fermato nelle viscere del sottosuolo rumeno, consentendo agli scienziati di fare un salto in un universo parallelo. 

Si chiama Movile Cave ed è restata “fuori dal mondo” per più di cinque milioni di anni, custodendo un ecosistema “molto” particolare. È l’ecosistema più isolato nel mondo ed è la “sliding door” del nostro di ecosistema. È stato custodito in Romania per 5,5 milioni di anni in una grotta che ha sigillato i suoi segreti. Adesso, gli scienziati cercano di svelarli. Movile Cave è un ambiente pericoloso con un’atmosfera velenosa. Riuscire a muoversi al suo interno richiede familiarità con speleologia e immersioni. La galleria principale è accessibile unicamente attraverso cuniculi calcarei molto stretti. Le sue peculiarità, unite alla selettività del governo rumeno in merito agli accessi, hanno di fatto ritardato – è stata scoperta nel 1980 – lo studio di un sistema popolato soprattutto da insettoidi.

Chi ha avuto la fortuna di accedere a quello che può essere considerato un ecosistema unico al mondo descrive un universo parallelo al nostro, che ha deviato dalla “nostro sistema” cinque milioni di anni fa quando il calcare ha sigillato l’ingresso della grotta. Movile Cave è pieno di strane creature che si caratterizzano per essere capaci di sopravvivere agli alti livelli di anidride carbonica e idrogeno solforato presenti nell’aria.

La maggior parte degli insettoidi presenti si è adattata al buio completo, perdendo occhi e pigmentazione. Molti hanno anche sviluppato gambe più lunghe e antenne per sentire intorno al buio. Ci sono specie uniche di ragni, waterscorpions, millepiedi, pseudoscorpioni, sanguisughe e altro ancora. Oltre che sugli “animali” di Moville Cave, gli studiosi sono maggiormante interessati ai batteri perché sono proprio quelli che possono spiegare come la vita ha lavorato quando la Terra era ancora giovane: con l‘elevato calore, l’aria tossica e la scarsa illuminazione, le condizioni sono molto simili a quelle presenti sulla Terra miliardi di anni fa.

Un'ambiziosa e quasi fantascientifica ipotesi di lavoro degli scienziati riguarda la possibilità di proporre questi batteri nella lotta contro il riscaldamento globale, causato da anidride carbonica e metano, che di questo sono i maggiori colpevoli.

Paolo Antonio Magrì
© RIPRODUZIONE RISERVATA

articolo scritto per Fantascienza.com

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